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mercoledì 10 settembre 2025

domenica 31 agosto 2025

Guerra di Liberazione. Domande in cerca di una risposta

 Massimo Coltrinari

Al momento della caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, e la sostituzione di Mussolini con il Maresciallo Badoglio a capo del Governo, la stragrande maggioranza degli Italiani accarezzò l’idea che la guerra fosse finita, e che l’Italia avrebbe trovato una soluzione con gli anglo-americani per mettere fine agli errori del Fascismo e quindi ritornare a una situazione di pace. Era una illusione collettiva, in quanto la violenza che il Fascismo aveva portato a popoli e territori non poteva essere dimenticata come inesistente; inoltre nessuno metteva in conto l’atteggiamento della Germania e dei suoi alleati. I giorni del governo badogliano entrano in quella nebulosa situazione che va sotto il nome di “crisi armistiziale”, in cui molti coni d’ombra ancora restano tali, che la versione acquisita ancor oggi non può reggere alla realtà dei fatti, che molti punti chiave aspettano interpretazioni ulteriori per definire un quadro che non è quello oggi accettato. Nell’ambito della cosiddetta “crisi armistiziale” prendiamo dei episodi, dei momenti, dei fatti cercando “dal basso” di ricostruirli e comprenderli per allargare gli orizzonti. Pertanto come dobbiamo considerare questi fatti:


Il Ten. Col. Zignani e il Col. Raucci: fucilati il 17 novembre 1943 ad Elbassan in Albania dai tedeschi, con l’accusa di non essersi arresi e prese le armi conto forze tedesche alleandosi con i ribelli albanesi, in uniforme italiana con le stellette al bavero, perché a capo di unità combattenti del C.I.T.a.M. (Comando Italiano truppe alla Montagna), in contatto ed autorizzato con il Comando Supremo Italiano a Brindisi


197 Sottotenenti dell’Esercito Italiano, di complemento, giurano fedeltà al Re ed alla Patria nel campo di concentramento tedesco di Darlan in Polonia il 23 novembre 1943, in quanto catturati prima della fine del loro corso di Allievi Ufficiali in Italia.


Le I.S.U. ( Le Italian Unit Service) lavorano, nel gen. 1944, 24 ore al giorno con turni di 8 ore al porto di Boston per alimentare il Corpo di Armata Americano che sbarcherà in Normandia nel giugno 1944


Il gen. Raffaele Cadorna è al comando del Corpo Volontari della Libertà nel Nord Italia riconosciuto da tutte le forze “ribelli” operanti attraverso le forze politiche riunite nel CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia)


Il I Raggruppamento Motorizzato dell’Esercito Italiano attacca sulla stretta di Mignano Montelungo l’8 e il 16 dicembre 1916 inquadrato nella 36a Divisione Texas USA


Mussolini, capo della Repubblica Sociale Italiana, proclama nel 1944 la socializzazione.


Il cap. dei carabinieri reali dell’Esercito Italiano Pezzella è a capo della compagnia di Reali Carabinieri che svolge compiti di polizia militare sulla testa di ponte di Anzio dal 22 gennaio al 25 maggio 1944 in sostituzione delle Polizie militari britanniche e statunitensi, riconosciuto da tutti


La Divisione “Garibaldi” composta da unità alpine combatte in Montenegro (Zavattaro-Ardizi) contro i tedeschi a fianco


La Balkan Air Force composta totalmente da personale militare italiano con basi nelle Puglie rifornisce le unità partigiane jugoslave al comando di Tito, per conto degli Alleati


Il fronte militare clandestino di Roma (gen. Bentivegna) con la sua attività informativa salva dalla distruzione la testa di ponte alleata di Anzio (febbraio-marzo 1944)


4000 Italiani in uniforme tedesca (Whermach) difendono Praga nell’aprile 1945. Fatti prigioni dai Sovietici, ricevono un trattamento particolare, diverso da quello riservato ai tedeschi, più benevolo e comprensivo


Le Divisioni “Friuli” e “Cremona” liberano la Corsica dall’8 al 21 settembre 1943 e consegnano l’Isola alle forze Francesi sopraggiunte Hanno oltre 700 morti e 100 feriti


La Divisone “Perugia” rimane in armi (oltre 10.000 uomini) nell’area di Santi Quaranta fino al 3 ottobre 1943, 8 giorni dopo la resa della Divisione Acqui, in attesa dell’arrivo dei soccorsi promessi dall’Italia, su ordine del Comando Supremo italiano a Brindisi


martedì 19 agosto 2025

Volume: Prigionia ed Internamento

 





MASSIMO COLTRINARI, PRIGIONIA ED INTERNAMENTO, Principi, Istituti e Lineamenti giuridici. Il Valore del combattente disarmato, Roma, Edizioni Nuova Cultura, Collana I Libri del Nastro Azzurro, Pag. 330, ISBN 978 8833652665, Euro 29, Vol. 1


La profonda differenza che corre tra prigionia ed internamento, la relativa confusione che si è constata tra prigionia in guerra e internamento in pace e in guerra, le ragioni che giustificano l’adozione di questi provvedimenti da parte di uno Stato, hanno consigliato di far precedere l’inizio della serie dedicata alla Prigionia nella Grande Guerra da un volume in cui si formalizzino i diversi significati e risvolti relativi alla prigionia ed all’internamento. Il presente volume offre un panorama che non si presume esaustivo ma sufficiente per avere un quadro chiaro di questi argomenti. IL volume sottolinea anche come Prigionia ed Internamento, soprattutto, quest’ultimo, si siano sviluppati ed ampliati nel corso del secolo scorso, definito anche, il “secolo dei campi”

Inoltre il presente volume riporta le ricerche attivate nell’ambito di due progetti presentati al Ministero della Difesa e da questi accettati riguardanti la Prigionia nella Grande Guerra Tutto questo in un quadro di studio ed approfondimento della articolazione delle modalità relative alla gestione dei prigionieri nel primo conflitto mondiale. Il cittadino in armi che come soldato è chiamato, disarmato, a continuare ad essere fedele al giuramento presto in mano del nemico rappresenta un aspetto veramente degno di nota del valore militare. Aspetto da sottolineare anche alla luce che, mentre il combattente quando compie atti di valore è costante il suo riconoscimento anche tangibile, mentre il combattente disarmato, anche compie atti di abnegazione e valore, è per lo più non riconosciuto. Il presente volume è inserito nelle edizioni fuori collana dedicate alla prigionia.

Massimo Coltrinari, generale, Presidente della Federazione di Ancona dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare. È Direttore Scientifico al Master di 1° Liv. in Storia Militare Contemporanea dal 1796 al 1960 e del Master di 1° Liv .in Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi attivati presso la Università degli Studi N. Cusano Telematica Roma.

In Copertina: Cittadini austro-ungarici di lingua italiana provenienti dal Trentino in coda per il rancio al campo di internamento di Katzenau in Austria nel 1916.



Il volume è acquistabile in tutte le librerie. Oppure

Presso la Casa Editrice, (Società Editrice Nuova Cultura attraverso la email:

ordini@nuovacultua.it o il sito: www.nuovacultura.it/ collane scientifiche)

Presso la Segreteria dell’Istituto del Nastro Azzurro (segrreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

Informazioni e dettagli su www.cesvam.it



domenica 10 agosto 2025

L'approccio della Guerra di LIberazione adottato: una definizione necessaria

 Massimo Coltrinari

Gli avvenimenti in Italia dopo la resa del Regno d’Italia e l’annuncio della firma dell’armistizio l’8 settembre 1843 potrattasi per tutto l’arco di tempo che arriva alle date significative del 25 aprile, 2 maggio e 8 maggio 1945 necessitano di una definizione preliminare al fine di comprendere le ragioni e le scelte che li hanno determinati. Per raggiungere questo necessita andare a vedere più da vicino gli Attori che li determinarono, sia quelli principali sia quelli secondari. Questi attori, in prima approssimazione si possono raggruppare in due coalizioni, ovviamente contrapposte e protagoniste di quella che univocabilmente è stata chiama la Seconda Guerra Mondiale: la coalizione delle Nazioni Unite, a guida inizialmente della Gran Bretagna, poi degli Stati Uniti e la coalizione hitleriana, definita dalla propaganda dell’epoca, Asse prima Roma- Berlino, poi ROBERTO, Roma-Berlino-Tokyo, a guida in Europa indiscutibilmente della Germania, in Asia dal Giappone.


La situazione nel settembre 1943 vede la Germania sulla difensiva strategia sul fronte orientale, dopo la non riuscita offensiva per la eliminazione del saliente di Kursk, l’Armata Rossa prosegue la sua progressione verso ovest investendo e conquistando Kiev e l’Ucraina, minacciando le forze tedesche in Crimea. Gli alleati il 1 ottobre 1943 conquistano Napoli, mettendo il sigillo finale di vittoria allo sbarco a Salerno di tre settimane prima. Nel Pacifico gli statunitensi portano le operazioni a Tarawa nel gruppo delle isole Gilbert. Anche il Giappone è sulla difensiva strategica.


Nella coalizione delle Nazioni Unite l’idea centrale strategica è lo sbarco in Europa, invocato in modo perentorio dal Mosca e da Stalin chiesto sempre più insistentemente, per alleggerire il fronte orientale. La Russia sovietica non considera le operazioni in Italia l’apertura di un secondo fronte, essendo insignificante, a giudizio dei russi, il peso strategico di queste operazioni nel quadro generale della guerra. Gli Alleati, eliminando dalla lotta l’Italia, uno dei componenti più qualificati dell’Asse, avevano raggiunto uno degli obiettivi intermedi della guerra. Ora, come detto, ci si doveva concentrare contro la Germania, per conseguire la vittoria finale. Quello italiano doveva essere tenuto aperto, cercando di attirarvi il maggior numero possibile di forze tedesche, cercando nello stesso tempo di impiegarvi il minor numero possibile di proprie truppe. Da questo concetto discende il fatto che gli Alleati dirotteranno sul fronte italiano le forze del Commonwealth, (neozelandesi, indiani, sudafricani ecc.) e di paesi minori (polacchi, greci, francesi degaullisti, brasiliani ecc.) mentre trasferiranno in Gran Bretagna quelle nazionali sia britanniche che statunitensi.


Nella coalizione hitleriana, nei confronti dell’Italia emerge il tradizionale odio di derivazione risorgimentale ed austroungarica, considerata traditrice e voltagabbana. Quindi emerge un sentimento di vendetta e punizione che caratterizzerà tutto l’atteggiamento tedesco, in parte motivante anche le innumerevoli stragi e violenze commesse contro la popolazione italiana. In Italia i tedeschi si comportano come in tutti i paesi occupati, con in più questo delta vendicativo di tradizionale odio verso le popolazioni latine. Considerando sempre il fronte orientale il front in cui si sarebbe decisa la guerra, quello italiano doveva essere tenuto, possibilmente il più possibile a sud, tenendo lontano dai confini meridionali del Reich i nemici, assorbendo il minor numero di forze. Quindi un atteggiamento difensivo, cercando di avere il massimo utile in termini di risorse agricole, industriali e finanziarie.


Considerando gli atteggiamenti e le ragioni delle due coalizioni, si può dire che gli avvenimenti in Italia dal settembre 1943 a maggio 1945, per gli Alleati prese il nome di Campagna d’Italia, una delle tante campagne condotte da Gran Bretagna e Stati Uniti e alleati minori, mentre per la Germania era la difesa del fronte meridionale, avente la funzione di tenere i nemici il più lontano possibile dal territorio del Reich, in attesa della decisione finale.


giovedì 31 luglio 2025

ANNESSO ALBO D'ORO N. 6 GIUGNO 2025 1 LUGLIO 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XIII, 62/63 N. 2, Marzo – Aprile 2025, 1 1 Maggio 2025

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N.6 Giugno 2025, 1 Luglio 2025



III/6/551. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 6 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 551, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/6/552 - Il presente Annesso svolge anche la funzione di aggiornamento al mese di riferimento degli accessi ai Blog Storici e Geografici della Filiera CESVAM, data la mancanza di spazio sulla edizione INFOCESVAM

III/6/553 - www.regnodelsud.blogspot.com accessi mese di marzo 427 e mese di aprile 177, nel mese di maggio 237 per un totale al 30 maggio 2025 di 68791

III/6/554 – Dal 4 giugno 2025 Luigi Marsibilio inserisce i Decorati della Provincia di Sondrio

III/6/554 - www.prigioniadiguerra.blogspot.com accessi mese di marzo 816, mese di aprile 515, nel mese di maggio 733 per un totale al 30 maggio 2025 di 74308

III/6/555 – Provincia di Ancona. Testo integrale predisposto per la revisione.

III/6/556 - www.marche1944.blogspot.com accessi mese di marzo 638 e mese di aprile 1181, nel mese di maggio 1084 per un totale al 30 maggio 2025 di 45274

III/6/557 – Riunione 11 giugno 2025. Predisposto Exelles di Imperia, Orioli inizia la predisposizione per l’edizione a stampa.

III/6/558 - www.castelfidardo1860.blogspot.com, blog dedicato alla storia del risorgimento, accessi mese di marzo 604 e mese di aprile 223, nel mese di maggio 505 per un totale al 30 maggio 2025 di 47875

III/6/559 – Medaglie al Valore di Forza Armata. Marina Militare. Sono: Medaglia d’Oro, Medaglia d’ARgento, Medaglia di Bronzo.

III/6/560 - www.Informazioni e Intelligence.blogspot.com accessi mese di marzo 382 mese di aprile 255, nel mese di maggio 111 per un totale al 30 maggio 2025 di 25981

III/6/561 – Utente Giorgio Madeddi provincia di Iglesias. Inseriti n. 254 decorati.

III/6/562 – Martedi 17 giugno 2025. Orioli sta predisponendo la edizione a Stampa della provincia di Imperia

III/6/563 – Medaglie al Valore di Forza Armata. Marina Militare. Al merito. Sono: Croce d’Oro, Croce d’Argento, Croce di Bronzo.

III/6/564 – Medaglie al Valore di Forza Armata. Aeronautica. Al Valore di FF-AA: Sono Medaglia d’Oro, medaglia d’Argento, Nedaglia di bronzo.

III/6/565 - www.Laguerradiliberazione.lastoria.blogspot.com accessi mese di marzo 452 mese di aprile 247, nel mese di maggio 516 per un totale al 30 maggio 2025 di 29721

III/6/566 - Decorazioni Collettivie. Oltre a Unità Militari, sono da prendere in Esame i Comuni, le Provincie, e le Regioni. La Università di Padova è Decorata di medaglia d’oro al Valore Miliutare per i fatti della guerra di liberazione.

III/6/567 – Medaglia al Valore di Forza Armata. Al Merito di FF.AA. Sono Croce d’oro, Croce d’Argento, Croce di bronzo

III/6/568 - www.lagrandeguerra.blogspot.com accessi mese di marzo 27 , mese di aprile 21, nel mese di maggio 875 per un totale al 30 maggio 2025 di 3187

III/6/569 – Provnicia di Roma. Utente Laura Tomasini prosegue inserimento decorati lettera D. alla data odierna mancano circa 30 pagine, ovvero un centinaio di nominativi.

III/6/570 – Conclusione del I Semestre del 2025. Laura Monteverde, Laura Tomasini e Chiara Mastrantonio ricevrammo conme da pianifa

III/6/571 - www.internamentoereticolati.blogspot.com accessi mese di marzo 1193 mese di aprile 910, nel mese di maggio 1627 per un totale al 30 maggio 2025 di 15272

III/6/572 – Laura Monteverde ha fatto avere documenti e foto di luoghi della prima Guerra Mondiale.

III/6/573 - Alla data del 30 aprile 2025 sono iscritti nella Chat, Biasiolo, Bosio, Carandente, Magnani, Vignola, Marsibilio, Monteverde, Mastrantonio, Orioli, Tomasini Laura e Tomasini Paola. E Istituto Nastro Azzuro numer esterno. In totale 10 Utenti

III/6/574 – 26 Giugno 2025. Gruppo Medaglie d’Oro. Presentazione Libro di Cecini. Messo in discussione l’approccio del Data Base. Le Medaglie d’Oro e d’Argento iniziano dal 1833. Tale approccio non è accettabile in quanto le medaglie del 1792 sono concesse al “Valore per combattimenti guerreschi”. Si continua ad adottare l’approccio adottato

III/6/575 - Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 luglio 2025. Precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO sono, pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo.

(a cura di Massimo Coltrinari)



domenica 20 luglio 2025

INFOCESVAM 3 DEL 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XII, 65/66/, N. 3, Maggio - Giugno 2025, 1 luglio 2025

XII/3/1001 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 3 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 1001 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

XII/3/1002 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Liv. Storia Militare Contemporana e Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi si è tenuta in sede il giorno 16 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.

XII/3/1003 – Progetto 2020/2 Prigionia italiana in mano Britannica 1941 -1947. Il Primo volume Africa Orientale Italiana 1935-1940. “Impero: tra realtà e propaganda” è nella versione Bozza 1 Revisione. Compilazione Indici dei Nomi propri, geografici e militari. La copertina è stata composta ed edita.

XII/3/1004 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, presso la sede del Gruppo Medaglie d’Oro ha presidetuo alla presentazione del Volume di Giovanni Cecini “ I grandi Eroi della Seconda Guerra Mondiale”

XII/3/1005 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Politica Militare Comparata (vds XII/3/1002) sono: Dr. Casamento; Dr. Corona. Si sono ritirati per questo anno accademico 4 frequentatori.

XII/3/1006 - XII/2/984 – Progetto 2024/4 “Dal Corpo di Liberazione ai Gruppi di Combattimento” Predisposto il Manoscritto 1. Chiesto preventivo di Spesa alla Casa Editrice. Predisposta Bibliografia, Prefazione, Premessa, Ringraziamenti

XII/3/1007 - In distribuzione il n. 2 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione. Richiedere copie su carta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

XII/3/1008 - E’ in preparazione il “CESVAM REPORT” Settembre 2021 – Agosto 2025. N 4 della Rivista QUADERNI” che completa i Report Settembre 2014 – Agosto 2019 (2019) e Settembre 2019 – Agosto 2021 ( 2021). Richiesto preventivo di Spesa. Edizione speciale della Rivista “QUADERNI”

XII/3/1009 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Storia Militare Contemparane dal 1792 ad oggi (vds XII/3/1002) sono: Dr.ssa Pasin; Dr. Rustioni, Dr.Boldrini, Dr. Piccione, Dr. Picchierri, Dr.Foria. Si sono ritirati per questo anno accademico 5 frequentatori. Tutti i laureati hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM

XII/3/1010 – Castelferreti (AN) - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, insieme al presidente della Federazione Regionale delle Marche, MAVM Claudio Fiori, il 13 giugno 2025 ha presenziato al Convegno “81° anniversario del passaggio del Fronte 1944- 2025. E’ stata svolta la Relazione “Il valore militare al femminile durate la Guerra di Liberazione 1943 – 1945”. Ricordata la staffetta partigiana Teresa Vergalli.

XII/3/1011 - Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Mese di Maggio, 4 Video, mese di Giugno, 4 video. Redazione ed edizione a cura del CESVAM I video sono trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

XII/3/1012 – In occasione della presentazione (Vds. XII/3/1004 del Volume di Giovanni Cecini il 26 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Goffredo Zignani, nipote della MOVM Goffredo Zignani, fucilato dai tedeschi il 19 novembre 1943 ad Elbassan (Albania). Il Dott. Goffredo Zignani ha chiesto di iscriversi alla Federazione Provinciale di Ancona, per continuare la collaborazione con il CESVAM.

XII/3/1013 - Progetto 2024/2 – Progetto “ 80° della Liberazione. 1944. I Martiti di Fiesole e gli Eccidi in Toscana”. Collaborazione con la Federazione Regionale della Toscana. Coautore Manuel Vignola. Predisposto il Manoscritto 2. Acquisti i dati della II e III Parte ( Vittine da 2 a 9 e Vittime da 10 a 49) Si hanno quindi tutti gli episodi (1415) in cui si sono avute vittime plurime

XII/3/1014 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Associazione Ex Allievi della Nunziatella Sezione del Lazio. Cinema in Divisa. Dato il contributo alla presentazione dei fil di carattere storico. Ed al Giornale illustrativo. Svolto mercoledi 11 giugno 2025 l’incontro di presentazione, alla Scuola Ufficiali dei Carabinieri, di Roma, l’incontro di presentazione per il 2025/2026.

XII/3/1015 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale si è tenuta in sede il giorno 30 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.

XII/3/1016 - Progetto 2024/3 – Progetto “ Il Valore Militare e le Fosse Ardeatine”. Collaborazione con Aladino Lombardi. Contatti diretti con la Direzione del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Predisposto il Manoscritto n. 3. Predisposto i materiali per tutti i decorati. Predispostta Bibliografia, Premessa, Nota Autore, Presentazione e Prefazione .

XII/3/1017 – Pesaro – Collaborazione CESVAM Federazioni. Federazione Provinciale di Pesaro. Federazione Provinciale di Teramo, 13 giugno 2025. “ Lassu dove volano gli eroi. Storie di aviatori pesaresi e teramani. Il Presidente della Federazione Regionale delle marche dell’Istituto MAVM Claudio Fiori ha svolto un intervento sui temi del Valore Militare e suoi significati. Presentata una vetrina con alcune le pubblicazioni del CESVAM e del materiale divulgativo.

XII/3/1018 – Nel prossimo numero si darà conto delle CHAT attivate per agevolare la comunicazione circolare tra tutte le componenti CESVAM

XII/3/1019 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 luglio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 3 del 2025. (Uscita luglio 2025)

XII/3/1020 – Progetto 2024/1 – “80° della Guerra di Liberazione. Monte Marrone. 1 -10 Aprile 1944. la svolta”. Predisposto in bozza i capitoli I, II, III, IV, e la Bibliografia generale e di pertinenza. Compilati La Premessa, Introduzione, Bibliografia, Nota dell’Autore. Richiesto il preventivo alla Casa Editrice. Predisposto il Manoscritto 2.

XII/3/1021 - In occasione della Conferenza (Vds. XII/3/1010) il 13 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Carlo Mariotti Zignani, nipote del pludecorato Carlo Mariotti, combattente della I e della II guerra mondiale Il Dott. Carlo Mariotti è socio della Federazione Provinciale di Ancona dell’Istituto del Nastro Azzurro

XII/3/1022 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Terrorismo ed Antiterrosimo (vds XII/3/1015) sono: Dr.ssa Bernardini; Dr. Sprenberg, Dr.Speranza, Dr. Garbo, Dr. Alfano , Dr.Revelli. Dr.Avallone, Dr. Aldramaki. Si sono ritirati per questo anno accademico 6 frequentatori. Alcuni di loro hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM

XII/3/1023 - Progetto 2024/3 – Titolo. “Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di combattimento”. Terminata la raccolta del materiale documentario e di quello iconografico. Predisposto il manoscritto 3. da predisporre la Copertina.Predisposto Nota Autore e Ringraziamenti. Predisposta Bibligrafia

XII/3/1024 – Indirizzo del Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro. La parola da digitare sulla icona di ricerca è CESVAM

XII/3/1025 - Prossimo INFOCESVAM (luglio - agosto) sarà pubblicato il 1 settembre 2025. I precedenti numeri di INFOCESVAM (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org



giovedì 10 luglio 2025

Monte Marrone. La Prima Vittoria del Corpo Italiano di Liberazione Premessa

 Bozza della Premessa la volume dedicato a Monte Marrone Traccia

Il presente volume intende procedere ad una analisi, secondo il metodo storico, degli avvenimenti che si sono succeduti tra il Comando Supremo del Regno d’Italia, ed il Comando del XV Gruppo di Armate Alleato al fine di prevedere, mantenere ed impiegare forze combattenti italiane come contributo alla lotta alla coalizione hitleriana nell’ambito di quello che è stata definita la “cobelligeranza” all’indomani della dichiarazione di guerra alla Germania del 13 ottobre 1943, sulla base dell’armistizio firmato a Malta dal Governo Italiano e dal Gen. Eisenhower, Comandante in Capo delle Forze Alleate in Mediterraneo.

In particolare, dal punto di vista ordinativo, l’evoluzione delle forze combattenti italiane, prima il I Raggruppamento Motorizzato e poi il il Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.), la loro consistenza ed il loro impiego dalla sera del 16 dicembre 1943 fino al 30 aprile 1944. Ovvero dalla reale ipotesi dello scioglimento integrale di ogni unità combattente italiana all’inserimento della “Nembo”.

Costituiranno altresì oggetto di approfondimento le fasi dal ritiro dalla linea del I Raggruppamento Motorizzato, il suo riordinamento alle azioni attuate dal C.I.L. sul Monte Marrone (31 Marzo – 10 Aprile 1944), azioni che per il loro successo rappresentano la chiave di volta per comprendere come sia prevalso l’atteggiamento positivo alleato verso gli Italiani e il potenziamento delle iniziali forze combattenti, nonché i rapporti tra il C.I.L ed i Corpi di spedizione Francese e Polacco.

      Suoi limiti di tempo e di spazio

Il periodo oggetto di studio decorre dalla seconda decade di dicembre 1943 e si conclude alla fine di aprile 1944 . In tale periodo ha operato militarmente il I Raggruppamento Motorizzato (dicembre 1943 – aprile 1944), vien ritirato dalla linea, le richieste di uomini per impieghi logistici degli alleati aumentano, la rivolta dei bersaglieri ed altre vicissitudini di carattere politico-disciplinare segnano la compattezza delle truppe, l’azione su Monte Marrone, la trasformazione del I Raggruppamento Motorizzato il 18 aprile 1944, denominato Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.).

Per un chiaro ed esauriente esame degli avvenimenti verrà brevemente con cenni richiamato il periodo storico antecedente fino all’8 settembre 1943, data dell’armistizio italiano con le forze alleate,

L’area delle operazioni esaminata, dopo un cenno alle varie linee di resistenza ed arresto organizzate dai Tedeschi a difesa di Roma, è incentrata sulla linea “GUSTAV” (cd. linea invernale), che corre lungo il Garigliano e il Sangro dal Tirreno all’Adriatico, per arrivare alla zona nord della regione Marche. Le singole operazioni analizzate hanno interessato il Monte Marrone, cima alta 1770 metri che domina la valle del Volturno, nella zona delle Mainarde.

      Scopi e criteri dello studio

Lo studio dell’azione svolta sul Monte Marrone, intende consentire l’indagine sul valore morale e tattico nonché sulla credibilità della reale efficienza del soldato italiano presso gli Alleati e le conseguenze che questo ha determinato nei mesi successivi, fino alla trasformazione nel C.I.L. ( settembre 1944) ed, infine, nella creazione dei Gruppi di Combattimento. Queste forze combattenti rappresentano il contributo italiano alla Campagna d’Italia, accanto alla Divisioni Ausiliare ed alle Salmerie di Combattimento che, alla fine della guerra, aprile 1945, ammontano ad oltre 500.000 mila uomini

lunedì 30 giugno 2025

Rivista QUADERNI n. 2 del 2025 Aprile Giugno 2025

 


Nota Editoriale

 

Il N. 2 del 2025, 36° della Rivista, si apre in Approfondimenti con il contributo di Giovanni Riccardo Baldelli “Il Regio Esercito e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale: dicotomia o scomoda convivenza?” un'analisi interessante di questa forza armata durata vent'anni dal 1923 al 1943 qui nella sua prima parte. la seconda la M.V.S.N. nella seconda guerra mondiale invece verrà pubblicata nel prossimo numero. Segue in Dibattiti il contributo di Davide Corona: “L'attacco sulle Alpi, Giugno 1940. L’Impresa della colonna “Boccalatte”; Alessia Biasiolo ci propone, poi, un'articolo sulla “Rivoluzione in musica”. Andrea Lopreiato, fresco laureato nel Master di storia militare presenta la sintesi della sua tesi “I bombardamenti alleati durante la campagna d'Italia. Viterbo. Un'esemplare di Case Study.; sempre in dibattiti “Una pagina di storia attraverso una mostrina” articolo proposta da Leonardo Prizzi che ci dà un bel quadro uniformologico  del periodo preso in esame, la guerra di liberazione. In Archivio Davide Dragonetti, anche lui fresco laureato del Master di Storia Militare contemporanea ci propone una ricostruzione attenta della “Operazione “Colossus” il primo raid britannico di paracadutisti in territorio nemico”.  Sempre in Archivio Antonio Zoccola, su indicazione di Stefano Mangiavacchi, ci invia un bello studio su “Mario Battisti, un eroe senza medaglia. 13 Aprile 1944 Badia Prataglia (Arezzo). Passiamo quindi a Musei Archivi Biblioteche dove Giorgio Madeddu ci illustra “Il primo numero de il “Nastro Azzurro”, la prima edizione del 1924.

 

Nel Mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi. la rubrica Una finestra sul mondo’ ci offre una nota di Mario Pietrangeli che descrive “Il ruolo delle ferrovie nel teatro di guerra del Medio Oriente (Prima Guerra Mondiale) Eventi storici che sono alla base dell'attuale crisi Palestinese-Israeliana” a cui segue l’articolo di Andrea Ciaverini, anche lui di recente laureato al Master di Terrorismo ed Antiterrorismo. con la sintesi della sua tesi “Il golpe di agosto del 1991 e il ruolo del KGB” presentato in Geopolitica delle prossime sfide; chiude questa parte in Scenari, Regioni, Quadranti, Guido Andrea Caironi, anche lui alumno, “Soccorsi con elicottero e organizzazione sanitaria durante il conflitto coreano 1950 – 1953: nascita ed implementazione dei sistemi strutturati di Medical Evacuation. Il Post editoriale di Antonio Daniele, le tradizionali rubriche, con un interessante intervento di Osvaldo Biribicchi in “Segnalazione Librarie”, Notizie CESVAM chiudono questo numero, che ha in I di Copertina una foto di legionari della M.S.V.M, impegnati nella guerra contro l’Etiopia (1935-1936), che rinvia all’articolo di Giovanni Riccardo Baldelli sul tema tutto italiano di Ordinamenti delle Forze voluti dalla Politica  in contrasto con le reali necessità militari e conseguente sperpero di risorse ed indebolimento dello strumento militare;  la IV di copertina dedicata alla Federazione di Asti e a Marco Montagnani e al bel progetto realizzato dedicato alla tragica del Piroscafo Requisito “Conte Rosso”. (massimo coltrinari, direttore)

 

 

I di Copertina:  “ Elementi della M↓V.S.M in Africa Orientale Italiana 1935-1936.

IV di Copertina   La Copertina del Volume “L’affondamento del piroscafo requisito Conte Rosso 24 maggio 1941”

 

 

Il presente numero è stato chiuso in tipografia il 28 maggio 2025

venerdì 20 giugno 2025

Rapporti Associativi. Geometria Variabile. Livelli di Ambizione


Si riporta l'Editoriale della Rivista QUADERNI ON LINE pubblicato in data 30 maggio 2025, come orientamento per  i rapporti associativi 


Il mese di maggio che si sta per concludere ha visto il consolidarsi della iniziativa riguardante il Canale You Tube CESVAM Istituto del Nastro Azzurro. La Presenza è discreta, siamo per i contatti sull'ordine delle decine, mentre gli iscritti  sono una cinquantina. La macchina c'è, è stata messa in moto ma  cammina a passo d'uomo. Questo secondo le previsioni. Previsioni che sono in linea con i presupposti. Lo scorso numero abbiamo focalizzato il concetto di "geometria variabile". Ora stiamo definendo, il concetto ad esso susseguente, ovvero il livello di ambizione.

 Un tema ampiamente dibattuto durante il congresso dello scorso 26 marzo 2025, in cui si sono definiti i profili.  Da un punto di vista pratico si dovrebbe, per completare le discussioni definire una scala del livello di ambizione. Su questa scala agganciare il predetto il concetto di "geometra variabile". Il risultato determina il presupposto delle aspettative che si possono avere in merito ad una determinata iniziativa.

Ad esempio se, in base alla applicazione del concetto di geometria variabile si hanno riscontri che il tema della iniziativa è refrattario a chi lo si propone, ed il livello di ambizione dei soggetti a cui l'iniziativa è rivolta molto basso, la combinazione tra i due parametri da risultati valoriali sarà molto vicino, in una scala da 1 a 10, verso i valori minimi. Quindi le aspettative che si devono avere per l'iniziativa devono essere molto basse; questo sempre se si vuole intraprenderla; di fronte a questi valori è consigliabile non intraprenderla affatto, evitando quindi impiego delle risorse sia di tempo che materiali in quanto i risultati saranno sicuramente deludenti. 

Questo approccio può essere utile sia per l'impiego del tempo sia per l'impiego delle risorse; potrebbe anche essere utile per evitare delusioni e quant'altro, ed evitare anche di venire in contatto con persone ed ambienti che sono oltre la collina su versanti che sia per scelta che per portato tradizionale non si sono mai presi in esame o tantomeno frequentati andare in contro a delusioni ni, contrasti e turbolenze varie che non rendo la qualità della vita degna di nota.

Il CESVAM sta mettendo a punto questa combinazione tra "geometria variale " e "livello di ambizione" : I primi risultati sperimentali sembra stiano dando dei nuoni frutti

martedì 10 giugno 2025

Save the Date.. 13 Giugno 2025 Conferenza Il Passaggio del fronte 81° Anniversario

 A Castelferretti, all'Auditorium Oriana Fallaci, conferenza  in occasione dell'81° Anniversario del Passaggio del fronte ( 1944-2025) sul tema " Il Valore Militare al femminile nella Guerra di Liberazione

 13 giugno 2025 ore 18.00

sabato 31 maggio 2025

Visualizzazioni Maggio 2025

 GLI ACCESSI DEL MESE DI MAGGIO 2025 DI QUESTO BLOG 

SONO STATI 1189, CONTRO I 327 DEL MESE PRECEDENTE,

PER UN TOTALE  DI 87688 DALLA APERTURA DEL BLOG

martedì 20 maggio 2025

Contributo alla Storia di Ancona. Gli Ebrei

 

L’epoca precisa in cui nell'antichità i primi ebrei presero stabile dimora ad Ancona, non possiamo affermarla con certezza. Potremmo supp01Te comunque che, dati i secolari contatti commerciali della città con i lontani Paesi del Mediterraneo orientale, alcuni mercanti ebrei di quei luoghi fossero approdati nel porto di Ancona per effettuarvi scambi di merci varie e che alcuni di essi vi si siano addirittura rifugiati fin dall'epoca della distruzione di Gerusalemme, voluta da Tito Flavio Vespasiano nell'anno 70 d.C. Risulta, comunque, che piccole comunità ebraiche erano già presenti da lungo tempo in varie località del te1Tit01io italiano, specialmente nel meridione. Sembra addirittura che a Roma la presenza di ebrei risalga al II secolo a.C. e cioè quando Giuda Maccabeo attinse alleanza con i romani stessi. Tornando ad Ancona, la presenza nella nostra città dei primi ebrei viene collocata dalla Sacerdoti[1] presumibilmente prima dell’anno 1000. Se invece dobbiamo attenerci a documentazioni certe, risulta che la presenza ebraica ad Ancona e nelle Marche in genere, viene fatta risalire ad epoca relativamente tarda. Abbiamo infatti notizie sc1itte della presenza di comunità ebraiche nel territorio di Montegiorgio nei primi decenni del 1200, ove queste comunità vi esercitavano l'industria del lino, della lana e della concia delle pelli. Sempre nella stessa epoca, troviamo comunità ebraiche a Camerino, Pesaro e Recanati[2].

Ad Ancona, sappiamo per certo, infine, che gli ebrei avevano una loro comunità nella seconda metà del sec. XIII e precisamente nell'anno 1269. Infatti, un'elegia composta in occasione di un forte terremoto che investì Ancona, veniva recitata dagli ebrei di Ancona nella loro sinagoga[3]. Detta elegia, può essere considerata come la più antica testimonianza scritta esistente sulla presenza degli ebrei ad Ancona; essa si trova conservata, secondo il Rosenberg, nella Biblioteca Palatina di Parma.

Se vi era dunque una comunità ebraica, con relativa sinagoga, già nel 1269, ciò significa che gli ebrei si trovavano certamente ad Ancona in epoca precedente quella data.

Col passare degli anni, la comunità ebraica anconitana aumentò considerevolmente di numero e già nel 1300 era seconda solo a quella di Roma. Data la consistenza numerica non indifferente degli ebrei nel suo territorio, Ancona si vantava pe1fino di essere una delle p1incipali sedi rabbiniche d'Italia.

Dalla seconda metà del sec. XV, affluivano poi in grande numero i profughi coinvolti dalle grandi espulsioni decretate dal Portogallo e dalla Spagna ed anche quelli provenienti dalle zone dell'Italia meridionale.

Quando, nel 1532, la Chiesa sottomise Ancona al suo dominio, la città fu l'unica, con Roma, in cui gli ebrei vi potevano rimanere indisturbati e fu in quell'epoca che venne istituito il Ghetto, onde riunirli ed alloggiarli in un'area ben circoscritta, pur lasciandoli libe1i di esercitare il loro mestiere ovunque. Ma non passò molto tempo che gli ebrei ad Ancona conobbero un periodo di vita assai travagliato. Se si eccettua il regno di Paolo III, il quale protesse gli ebrei e ne incoraggiò perfino lo stanziamento, e anche del papa Giulio III, che confermò le bolle e previlegi del suo predecessore, il periodo più sofferto fu quello sotto il papato di Paolo IV, Gian Pietro Caraffa, ex Arcivescovo di Napoli e poi capo dell'Inquisizione.

Questo Pontefice, a dire il vero, appena salito al soglio dimostrò di essere benigno verso gli ebrei, ma ben presto emanò ordini severissimi contro di loro: gli ebrei vennero rinchiusi nel Ghetto, che fu munito di un solo ingresso e di una sola uscita; dovevano portare un segno di colore giallo al cappello; dovevano vendere tutte le loro merci nel giro di soli 10 giorni; non dovevano tenere né servi né bàlie; gli stabili ed i rustici di loro proprietà dovevano essere venduti entro sei mesi ed infine, non dovevano intraprendere nessuno studio, salvo l'arte medica, che però doveva essere esercitata verso loro stessi.

Inoltre, ad aggravare vieppiù le cose, nel 1556, venticinque marrani di origine portoghese, avendo 1ifiutato di rinnegare la loro fede, furono impiccati e i loro corpi bruciati in località Campo della Mostra, l'attuale Piazza Malatesta; fra loro vi era pure una donna, tale Donna Miora, detta la Prudente[4]. Questo tragico evento scosse profondamente le comunità ebraiche di tutta l'area del Mediterraneo, che si mobilitarono per la difesa dei loro c01religionaii perseguitati; fu deciso di boicottare le relazioni commerciali con il p01to di Ancona ed ottennero anche l'adesione del sultano turco Ottomano il Magnifico; tutto il traffico controllato dagli ebrei venne dirottato nel vicino porto di Pesaro. Questo sollevamento in massa ebbe la durata di ben due anni e fu da tutti considerato come il primo gesto di difesa degli ebrei contro lo strapotere esercitato dal papato di allora.

Tale periodo storico fu in sostanza il più sofferto per tutti gli ebrei di Ancona.

In epoca successiva, si ebbe una relativa tranquillità. Nel 1586, il Papa Sisto V, il marchigiano di Grottammare, Felice Peretti, con editto del 22 ottobre permise agli ebrei di abitare finalmente in ogni città dello Stato Ecclesiastico, lasciandoli liberi di praticare il loro culto nelle scuole e sinagoghe in loro possesso e persino decretò l'abolizione del segno distintivo voluto allora da Paolo IV.

A seguito di tali libertà, gli ebrei anconitani uscirono ben presto dallo squallore e si portarono ovunque a mercanteggiare; di contro parecchi loro c01Teligionari di altre città si trasferirono ad Ancona, aumentando così notevolmente il numero delle presenze in città a tal punto che, dopo due anni, e precisamente nel 1588 bisognò allargare l'area del Ghetto.

Nel 1595, Clemente VIII, avendo constatato l'enorme vantaggio derivante allo Stato della Chiesa dal fl01ido commercio degli ebrei, concesse la franchigia al porto di Ancona, autorizzò la Università dei Mercanti ad istituire un loro consolato e concesse agli ebrei stessi di poter godere di tutte le agevolazioni avute ai tempi di Paolo III.

Allorché Papa Clemente venne ad Ancona, nell'aprile del 1598, “le nazioni ebraica italiana e levantina” - scrisse il Saracini[5] - “che hanno in essa città le loro scole, o sinagoghe separate, per la strada suddetta larga di Capo di Monte e in quel sito di essa di S. Marco, con li loro abiti senza cappello gli italiani e turbante li levantini in testa, tutti genuflessi e in grandissima quantità rive1irono e adorarono il Papa”.

In questo modo gli ebrei di Ancona vollero dimostrare al Papa la loro riconoscenza per le riconquistate libertà.

Altro periodo nero sopravvenne nel 1659, quando Papa Alessandro VII, il senese Fabio Chigi, decretò che gli ebrei non dovessero tenere “botteghe, fondachi, magazzeni o rimesse fuori del Ghetto”; era vietato “pernottare fumi del Ghetto” dove ciascuno doveva rientrare “non più tardi dell'una di notte e la mattina non poteva uscirne prima del giorno” sotto pena di “scudi 50 e tre tratti di corda in pubblico gli uomini e dalla frusta le donne”.

Dopo un lungo periodo di vicende tristi e meno tristi, arriviamo agli ultimi anni del secolo XVIII e precisamente nel 1785. In quell'anno si verificò nel Ghetto di Ancona una sommossa popolare che qui ci piace ricordare: alcuni ebrei di povera condizione, che erano sistemati in abitazioni malsane ed anguste, protestarono vivacemente contro quei loro correligionari che, al contrario, occupavano case confortevoli e spaziose, per di più composte da numerosissime stanze e usufruivano perfino del diritto di pagare canoni bassissimi; ciò a causa dell'antica istituzione del “Jus Cazacà” istituzione che pe1metteva loro di poter riaffittare a terzi anche patte di queste grandi abitazioni, ricavandoci introiti assai esosi. A seguito di tale fo1te malcontento dei ceti poveri residenti nel Ghetto, l'autorità ecclesiastica, a cui si rivolsero con ripetute petizioni, fu costretta ad intervenire nella vertenza e fu quindi concesso di allargare l'area del Ghetto verso la zona alta di Capodimonte acquistando alcune case di cristiani, per poi riaffittarle ai più poveri. Nel 1793, accadde un altro fatto increscioso, che provocò una vera e propria insurrezione popolare contro gli ebrei di Ancona.

Infatti, un ricco ebreo, Sanson Costantini, proprietario di una casa prospiciente la Chiesa della SS. Annunziata, nell'attuale via Podesti, aveva fatto togliere dalla facciata di detta casa una statuetta della Madonna e l'aveva fatta collocare, a sue spese, nel palazzo comunale. Tale atto irritò enormemente un forte gruppo di popolani, la maggior parte facchini e marinai che, rimossa la statua dalla sede comunale, volle riportarla in solenne processione alla p1imitiva collocazione[6].

E così, dopo poco tempo, la comunità israelitica di Ancona, che alla fine del 700 contava ben 1400 anime, si apprestava ad accogliere la venuta di Napoleone Bonaparte in Italia.

Quando il 10 Febbraio 1797 giunse ad Ancona, il Generale Bonaparte soppresse ogni antica istituzione, compresa la S. Inquisizione; emanò un’ordinanza in cui all’articolo primo decretò che la città di Ancona doveva essere amministrata da una Municipalità composta da quindici memb1i e all'articolo tredicesimo si fissavano i nominativi dei componenti tale Municipalità. Fra essi vi erano compresi ben tre cittadini ebrei: Sanson Costantini, di cui abbiamo parlato sopra, David Morpurgo ed Ezechia Morpurgo, ricchi esponenti dell'economia cittadina. Ezechia Morpurgo divenne poi Tribuno del Dipartimento del Clitumno e in seguito fu anche nominato Senatore della Repubblica Romana del 1798.

Uno dei primi atti della Municipalità, fu quello di rimuovere i cancelli del Ghetto e di lasciar liberi tutti gli ebrei di abitare ed esercitare i loro mestieri in qualsiasi luogo della città. Purtroppo, questo aureo periodo, che veniva salutato dagli ebrei di Ancona con manifestazioni di giubilo, doveva cessare dopo poco tempo. Infatti, ripristinato il potere della Chiesa, il Cardinale Annibale Sermattei della Genga, salito al trono col nome di Leone XII nel 1823, mise in uso tutte le proibizioni di alcuni suoi predecessori: furono ricollocati i cancelli al Ghetto; gli ebrei dovevano rientrare alle loro vecchie abitazioni nel recinto del Ghetto stesso; era loro vietato pernottare fumi di detto recinto; furono ripristinati gli antichi tributi.

Con le rivoluzioni del 1831 e del 1848, gli ebrei anconitani riassaporarono ancora le bramate libertà, sebbene non completamente come speravano. Ma finalmente, con la liberazione delle Marche da parte delle truppe piemontesi e la successiva annessione di Ancona al regno d'Italia nel 1860, fu suggellata la completa e stabile emancipazione israelitica.

I periodi successivi, dalla prima Gue1rn mondiale, dove molti ebrei anconitani si distinsero per esemplare patriottismo, al periodo della dittatura fascista e nella seconda Guerra Mondiale, ove non pochi nostri concittadini ebrei patirono sofferenze e umiliazioni, lasciando, alcuni di essi, la vita nei campi di sterminio tedeschi, rientrano ormai nella storia moderna.



[1] Annie Sacerdoti. Guida all'Italia ebraica. Genova, 1986.

[2] Rosenberg H. Cenni biografici di alcuni Rabbini e letterati della comunità israelitica di Ancona. Casale Monferrato, 1932, pag. VI.

[3] Laras G. Una composizione poetica del sec. XIII per un terremoto ad Ancona, Rassegna mensile di Israele, XXXIX (1973).

[4] Feroso G. Gli ebrei portoghesi giustiziati in Ancona sotto Paolo IV, Foligno, 1884, pag. 7.

[5] Saracini Giuliano. Notitie Historiche della città d'Ancona, Roma, 1675, pag. 402.

[6] Albertini Camilla. Storia di Ancona, Libro XIII, parte seconda, pagg. da 193 a 198.